Riapre il Museo archeologico nazionale di Castiglioncello, gestito in base ad un accordo con la direzione regionale musei Toscana dal Comune di Rosignano Marittimo.

Da sabato 13 giugno 2020 riapre il Museo Archeologico Nazionale di Castiglioncello gestito, in base ad un accordo con la Direzione Regionale Musei, dal Comune di Rosignano Marittimo.

La riapertura rispetta tutte le norme di sicurezza previste per i visitatori, il personale, gli ambienti e le opere, in linea con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale e con le indicazioni operative fornite dalla Direzione Generale Musei del Mibact.

L’ingresso nella sala del museo è limitato ad una persona per volta o a più persone dello stesso nucleo familiare. Le visite guidate e le attività didattiche si svolgono nello spazio all'aperto circostante il museo rispettando le indicazioni di sicurezza. ​

Pionieristica esperienza di decentramento museale d'inizio secolo, il Museo archeologico nazionale di Castiglioncello nacque per volontà del Soprintendente alle Antichità dell'Etruria, Luigi Adriano Milani, per accogliere i numerosi corredi tombali messi in luce dalle grandi campagne di scavo da lui stesso condotte durante gli imponenti lavori di urbanizzazione del centro costiero. Nelle intenzioni di questo illuminato borghese fiorentino, che a Castiglioncello aveva anche una villa per le vacanze, ciò doveva servire a mantener vivo il rapporto tra le scoperte archeologiche e la comunità e, al contempo, a donare "nuove attrattive" al paese, che stava assumendo una forte connotazione turistica.

In seguito a ripetute insistenze, nel 1910 Milani riuscì ad ottenere dal barone Fausto Patrone la donazione di una piccola area circolare situata sulla cima del 'Poggetto' di Punta Righini.
La realizzazione del progetto del Museo fu affidata a Giuseppe Castellucci, architetto dell'Ufficio Regionale e dei Monumenti di Firenze, al quale il Milani fornì come modello architettonico un'urna fittile d'età ellenistica a forma di tempietto, proveniente da Riparbella, arricchito da decorazioni esterne, in cemento policromo, anch’esse derivate da edifici sacri etruschi (Luni, Talamone).
La costruzione del Museo venne completata fra il 1912 e il 1914, anno in cui Luigi Adriano Milani morì, senza aver potuto assistere al coronamento finale delle sue fatiche. Inaugurato nel 1916, divenne Museo Nazionale nel dopoguerra. Dopo un lento declino, nonostante la forte resistenza della comunità locale, nel 1973 venne definitivamente chiuso e svuotato dei suoi materiali. Oggetto di un accurato restauro, il Museo ha riaperto finalmente al pubblico nell’estate 2011, grazie allo sforzo congiunto della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, della Regione Toscana e dell’Amministrazione Comunale, con la collezione originaria e un allestimento completamente rinnovato.

Ingresso gratuito

Giorni e orari di apertura:

Dal 13 al 30 giugno 2020
Sabato: ore 16.30 – 19.30
Domenica: ore 10.00 – 13. 00

Dal 1 luglio al 5 settembre 2020 
dal martedì alla domenica 17.30 - 20.30 (chiuso lunedì)

Dal 6 settembre 2020 fino al 30 giugno 2021
prima domenica del mese ore 10.00 – 13.00 

E’ gradita la prenotazione che è comunque obbligatoria per i gruppi superiori a 9 persone.

Apertura su prenotazione per gruppi superiori a 3 persone, anche al di fuori degli orari sopra indicati.

Visite guidate (a pagamento) e attività educative e didattiche per scuole e gruppi.

Info e prenotazioni: tel. 0586 724288; e mail: palazzobombardieri@comune.rosignano.livorno.it

Museo Archeologico Nazionale di Castiglioncello 
Via del Museo, 8 - Castiglioncello
Tel. 0586 724288 
Il Museo è gestito dal Comune di Rosignano Marittimo